I greci ed i romani dipingevano le loro statue, un po' come sono dipinte le statue votive dei santi nelle chiese, ed è stato il tempo a togliere i colori dal bronzo e dal marmo.
Ogni volta che vedo una ricostruzione di come doveva apparire originariamente una scultura greca (per esempio questa) resto sorpreso.
La nostra immagine della scultura classica (ma anche dell'architettura) è, secondo Paolo Liverani "uno dei più colossali fraintendimenti che la storia dell’arte conosca”*.
Ed è vero. Basta pensare al concetto di bellezza nell'arte e nell'architettura successive, che hanno preso a modello quella classica. Ve lo immaginate il David di Michelangelo colorato? E che dire di Eros e Psiche di Canova?
E verrebbe da chiedersi quanto questa rappresentazione fatta di marmi bianchi ed ombre nere abbia influenzato anche la visione che abbiamo (e che abbiamo avuto durante il 900 -brrr-) della storia, della filosofia e della cultura dei greci e dei latini).
A pensarci è una cosa che a il capogiro.Comunque.
Oggi mi scocciavo da morire di fare un disegno.
Per questo ho aperto Photoshop, ho scontornato una foto della Venere d'Arles e mi sono messo a giocare coi colori. Mi sono divertito un sacco a scegliere ed a provare. Alla fine questa combinazione semplicissima è quella che mi piaceva di più.
Dai, la prossima volta però faccio qualcosa di mio, senza approfittare dell'opera di uno scultore classico....
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